LINGUAGGIO E ARGOMENTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA


Destinatari: : bambini e insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria, in un'ottica di continuità tra i primi anni di scolarizzazione da un lato e scuola secondaria di primo grado dall'altro. La presentazione del progetto negli Istituti interessati alla sperimentazione (sedi di riferimento iniziali Carcare, Masone, Genova Pra', Sarzana) era inizialmente rivolta al coinvolgimento dei soli insegnanti della Scuola Primaria; ma in alcuni poli di sperimentazione anche gli insegnanti della Scuola dell'Infanzia hanno fortemente voluto partecipare, portando un contributo significativo e mostrando come non sia mai "troppo presto" per lavorare sull'argomentazione.

Finalità: mettere a punto, mediante la stretta collaborazione tra Scuola e Università, percorsi didattici medio - lunghi, rivolti all'intera sezione/classe, ad alta componente argomentativa.

Come illustrato nel documento progettuale del gruppo, ed in particolare nel paragrafo 4 riferito alla scuola primaria, in quest'ordine di scuola (e tanto più nella scuola dell'Infanzia) le occasioni offerte dalla matematica per costruire un discorso argomentato sono limitate sia dal punto di vista concettuale che linguistico (uso consapevole di strutture sintattiche e connettivi adeguati); perciò, per costruire competenze e valori necessari all'argomentazione, è necessario un intervento esteso che coinvolga più discipline per tempi lunghi. Di qui la scelta di progettare e sperimentare attività i cui temi appartengano a diversi ambiti disciplinari e non solo a quello matematico. In questo senso gli insegnanti sperimentatori possono innestare consegne argomentative in attività curricolari già pensate per la propria classe senza inserire attività "in più" specifiche per l'argomentazione. Gli insegnanti coinvolti sono chiamati a operare scelte metodologiche capaci di creare in classe un clima adatto a favorire pensiero e linguaggio argomentativi (discussione, ascolto, "pedagogia dell'errore", ...) e in cui l'argomentare, inteso come "modo di essere", coinvolga l'insegnante stesso che, attraverso i suoi comportamenti, è chiamato in prima persona a fornire un esempio del valore che attribuisce all'argomentazione. (Si veda "Il contratto didattico" di T. Gazzolo) Questo significa da un lato costruire quei requisiti che sono indispensabili per argomentare, dall'altro iniziare a promuovere una riflessione sulle specificità dell'argomentare in campo matematico (e non solo). Pertanto, il Laboratorio si articola in una serie di percorsi, pensati per le diverse classi della scuola primaria, volti a promuovere lo sviluppo di un atteggiamento argomentativo e il progressivo abito a motivare, giustificare le affermazioni e le ipotesi individuali. Nelle attività progettate e sperimentate, l'argomentazione risulta centrale nei suoi due aspetti: obiettivo (le attività sono volte a promuovere lo sviluppo delle competenze argomentative) e mezzo (attraverso attività argomentative, si promuove l'apprendimento di concetti significativi).



Metodo: nel progettare e realizzare i percorsi didattici, sono state riprese indicazioni e scelte metodologiche sperimentate da anni nel progetto Bambini-maestri-realtà, per la scuola primaria, del Gruppo di Ricerca dell'Università di Genova. In particolare: l'importanza delle attività di formulazione di ipotesi motivate e di validazione argomentativa di tali ipotesi, il confronto fra testi e fra strategie risolutive di problemi, la discussione fra bambini per costruire insieme significati nuovi e la spiegazione/presa di coscienza di errori ricorrenti.
Queste attività, inserite nell'usuale vita di classe, contribuiscono a stabilire una cultura del gruppo indispensabile per poter realizzare anche le attività di media e lunga durata aventi come obiettivo specifico l'argomentazione.

I percorsi progettati si articolano intorno a cicli di: 1) lavoro individuale; 2) talvolta condivisione in piccolo gruppo; 3) discussione di confronto e/o costruzione concettuale (plenaria, orchestrate dall'insegnante); 4) bilancio collettivo o individuale su quanto appreso.

Nel corso degli anni di svolgimento del progetto si è attivata e affinata una modalità di collaborazione Scuola-Università in un'ottica di laboratorio:

- i percorsi sono progettati nel corso di riunioni a cui partecipano tutti gli insegnanti dei gruppi sotto la guida di un universitario e di docenti ricercatori;

- segue la sperimentazione nella classe gestita dell'insegnante sperimentatore;

- la documentazione della sperimentazione, a partire dalle tracce verbali (orali e scritte) dei bambini e dell'insegnante, rilevate attraverso la trascrizione di discussioni registrate e l'analisi attenta dei protocolli dei bambini, viene analizzata dal gruppo e si attua una riflessione che consente di individuare eventuali affinamenti/modifiche in vista delle successive attività o sperimentazioni. Tale documentazione è utile sia per l'analisi a posteriori, sia per la diffusione delle buone pratiche emerse.

Questa modalità di collaborazione permette, nell'arco dello stesso anno scolastico, un progressivo affinamento dei percorsi, nonché la crescita professionale degli insegnanti attivamente impegnati nei cicli di sperimentazione-analisi-affinamento dei percorsi. (Si veda, per l'a.s. 2008-09, "Un'occasione di formazione in servizio" di R. Zunino).

Materiali: i percorsi messi a punto sono progettati, sperimentati (spesso su più classi in parallelo) e progressivamente affinati in seguito all'analisi a posteriori. Nella sezione "Materiali" sono resi disponibili alcuni percorsi sperimentati.



Responsabili:

Maria Evelina Rossi (DIMA-UNIGE), Paolo Boero (DIMA-UNIGE), Francesca Morselli (DIMA-UNIGE), Teresa Gazzolo (Nucleo Ricerca Didattica Unige), Rosalia Zunino (Istituto Comprensivo Valle Stura), Elsa Colardo (Nucleo Ricerca Didattica Unige), Rossella Bragazzi (Istituto Comprensivo M. Buonarroti - Marina di Carrara).