ESPERIENZA 3 |
TEMA: L’ESSICCATOIO
CONSEGNE
Visita al museo della civiltà contadina e all’essiccatoio per le
castagne di Riofreddo.
1) Nei giorni successivi si chiede agli alunni, in base ai loro
ricordi, di disegnare prima l’esterno e poi l’interno della struttura
dell’essiccatoio.
2) Lavoro individuale scritto: “Immagina di essere il contadino che usa
questo essiccatoio. Spiega come fai a farlo funzionare, quali azioni
fai.”
3) L’insegnante individua i testi che rimandano a modelli diversi di
funzionamento e li propone agli alunni per avviare una discussione
guidata volta ad individuare un modello unico e condiviso di
funzionamento dell’essiccatoio.
4) Testo collettivo di sintesi per
evidenziare gli aspetti non del tutto chiariti perché richiedono il
vaglio dell’esperienza diretta e vengono rimandati all’intervista ad un
testimone diretto.
5) Riflessione linguistica (individuale e collettiva) su una parte di
trascrizione della precedente discussione. Lettura collettiva di due
testi tratti da un libro sulla civiltà contadina in Valle Scrivia
relativi al funzionamento di un essiccatoio e al confronto con
l’ipotesi formulata dal gruppo classe.
MODALITA’ GESTIONE
La consegna 3 chiede ai bambini di ipotizzare come funziona un
essiccatoio a partire da ciò che hanno visto (forma della costruzione,
materiali, segni, presenza di attrezzi,…). Non è una consegna volta
all’argomentazione (i testi sono espositivi), ma importante per
introdurre il lavoro:
Esempio:
Accendere nel mezzo il fuoco nel seccatoio. Prendere una scala e salire
sulla rete, mettere le castagne sulla rete. Attendere 3 o 4 ore e poi
togliere le castagne. Aspettare che siano fredde e poi metterle in un
sacco e sbatterle forte per terra. Quando non hanno più la buccia
impacchettarle e mangiarsele.
L’insegnante legge quindi tutti i testi e individua diversi modelli di
funzionamento che trascrive e consegna ai bambini per avviare la
discussione. Occorre stabilire, argomentando, qual è l’ipotesi di
funzionamento corretta, convincendo l’altro su perché quell’ipotesi è
corretta. L’insegnante ha una funzione di gestione del flusso della
discussione e non di apporto di nuovi contenuti o concetti. è il gruppo
classe che, opportunamente guidato, deve camminare verso una
definizione del funzionamento dell’essiccatoio utilizzando la
giustificazione razionale delle diverse affermazioni assunte e la
possibilità di coordinarle tra di loro.
Ad una prima lettura della
discussione si nota come vi siano argomentazioni contratte, poco
sviluppate da parte dei bambini.
Viene quindi svolto un lavoro di
riflessione testuale (sviluppo della consegna 6) e linguistica che,
partendo dalla discussione stessa (registrata e trascritta
dall’insegnante) conduca i bambini a riflettere sull’organizzazione
delle proprie argomentazioni.
A partire dall’analisi di questo spezzone
di conversazione eseguita nel periodo precedente:
Dav: se la rete è vicina alla parete e il fuoco è in mezzo non può
seccarle tutte.
Ins.: (Vuoi dire quelle che non sono sopra il fuoco?)
Alb: ma se le pareti sono nere vuol dire che il fuoco arriva da altre
parti
Si: nell’essiccatoio c’erano due scale.
Ins.: (Torniamo a quello che
hanno detto Alberto e Davide).
Ro: con la porta chiusa e poche aperture
il caldo va dappertutto.
Al: sono d’accordo con Roberta che è chiusa e quindi il fuoco va
dappertutto.
Ste: ma semmai il contrario visto che ci sono i buchi il fumo va fuori
Pi: secondo me quella catena serviva per fare le caldarroste, invece
quando facevano le castagne secche mettevano la legna su tutto il
pavimento.
Al: sono d’accordo con quello detto da Roberta il calore si spande
dappertutto.
Alb: per sapere se spandevano il fuoco su tutto il pavimento il
pavimento dovrebbe essere nero tutto.
Ro: secondo me non so decidermi,
potrebbe stare nel buco e in tutto l’essiccatoio.
Daniel: se spargi la
legna in tutto l’essiccatoio prende fuoco tutto.
El: ma forse tolgono tutto quello che c’è dentro.
Er: sono d’accordo con quello che dice Daniel.
Ale: io son d’accordo con Pietro. Prendono la legna e la spargono per
tutto il pavimento.
El:
per me basta il buco perché il calore si sparge per tutta la stanza.
(…)
si individua collettivamente l’argomento principale (1: come fanno a
seccare tutte le castagne se una parte delle castagne sulla rete non
sono sopra il fuoco? 2: dove si mette il fuoco?) sottolineando tutti
gli interventi che parlano di questi due problemi.
Quindi vengono
individuate due ipotesi espresse dai bambini per posizionare il fuoco:
a. il fuoco si trova nel buco al centro e il calore si diffonde per
tutto l’essiccatoio (disegno sul quaderno).
b. il fuoco è sparso su tutto il pavimento cosí scalda tutte le
castagne (disegno sul quaderno).
E viene chiesto con un lavoro individuale scritto:
Scegli una delle due ipotesi e dai tutte le motivazioni per
giustificarla.
Alla fine, tutti insieme, si evidenziano nel testo le frasi che danno
ragione all’ipotesi A o all’ipotesi B.
Dav: se la rete è vicina alla parete e il fuoco è in mezzo non può
seccarle tutte. B
Ins.: (Vuoi dire quelle che non sono sopra il fuoco?)
Alb: ma se le pareti sono nere vuol dire che il fuoco arriva da altre
parti. B? (…)
Ro: con la porta chiusa e poche aperture il caldo va dappertutto. A
(ecc..)
Il lavoro di riflessione sul testo della discussione, molto utile, non
è semplice per una classe III. è necessario prestare molta attenzione
alle condizioni di realizzazione per tenere alta l’attenzione e la
motivazione dei bambini. Buona la scelta di far analizzare un brano
breve.
NATURA E LIVELLO DELL’ARGOMENTAZIONE
Interessanti spezzoni argomentativi si trovano nella prima discussione.
I bambini socializzano le proprie immagini mentali sul funzionamento
dell’essiccatoio e ricostruiscono via via il funzionamento:
(…) Ins.: Entrano dove?
Dav: dopo la finestra, sulle tavole vicino alla
rete.(…)
Em: appoggia la scala alla finestra entrano e stanno sul bordo
e mescolano.
Gia: salgono sulla scala,stanno vicino alla finestra e con una pala
girano le castagne.
Em: ma l’essiccatoio ha il camino?
Ins.: L’essiccatoio ha il camino?
Al: ce l’ha per fare …………. Il fumo.
Ma: no, il fumo va nelle castagne e può uscire dalla finestra.
Ni: c’è perché se no………
Mai: c’è, se non ci fosse il fumo si ammucchierebbe e impedirebbe…..
Fra: C’è il camino, il fumo può uscire un po’ dalla finestra e un po’
dal camino.
Da: non c’è - ho visto che nell’essiccatoio c’erano i buchi, il fumo
usciva dalla finestra e dai buchi.
Ma: il camino non c’è.
Em: il camino
non l’ho visto.
Al: pensandoci bene non c’è.
Gia: non c’è, perché se ci fosse potrebbe portare malattie agli uomini
che rivoltano le castagne.(…)
Anche nelle risposte alla consegna: Scegli una delle due ipotesi e dai tutte le motivazioni per
giustificarla.
Nella scelta tra due alternative i bambini producono testi
argomentativi (uso del se no/allora e della domanda che mette in
discussione l’alternativa corretta…).
Esempi: Per me è l’ipotesi A
perché se no a cosa servirebbe il buco nella ipotesi B? Se no, come si
fa ad entrare nell’essiccatoio nella ipotesi B?
Per me l’ipotesi più giusta è la A perché allora a che cosa servirebbe
il buco? Nella B se entri nell’essiccatoio bruci, a che cosa serve
spargere il buco su tutto l’essiccatoio se il calore si espande, nella
A è molto più facile controllare il fuoco.
POSSIBILITA’ ARTICOLAZIONE VERTICALE
è possibile realizzare lavori su oggetti della vita quotidiana sia in
classi precedenti (lo spremiagrumi usato per la spremuta di arancia in
classe I o II consente per esempio la gestione linguistica della
contemporaneità –mentre schiaccio giro…-) che successive della scuola
primaria.
Molti oggetti del passato si prestano, come in questo caso,
ad essere sfruttati per ipotizzarne e comprenderne il funzionamento e
operare confronti con l’oggi e l’evoluzione di queste stesse macchine.
Siamo nel campo della logica materiale della tecnologia che è a logica
vincolata, esattamente come quella dei procedimenti matematici. è
possibile continuare a lavorare sul filone tecnologico, spostando
l’attenzione su oggetti tecnologicamente più complessi (per esempio
calcolatrici a logica vincolata). Nella scuola secondaria di primo
grado il lavoro può essere realizzato con un grado di approfondimento
maggiore dell’aspetto tecnologico sia sul piano del funzionamento di
macchine che di processi (si pensi al potenziale tecnologico insito
nell’argomento storico “rivoluzione industriale”).
TRASFERIBILITA’
Occorre sensibilizzare sia agli aspetti tecnologici (a cosa serve? Come
è fatto? Come funziona?) che alla riflessione linguistica che ne può
scaturire