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Nel 1798, l’economista inglese Thomas
Malthus (1766-1884) espose nella sua opera più importante, “Saggio
sulla popolazione”, un modello per lo studio dell’evoluzione di una
popolazione isolata (una popolazione, cioè, senza contatti con l’esterno
di alcun tipo, né per quanto riguarda gli individui, né per quanto
riguarda le risorse). In tale opera, egli affermò che la crescita
della popolazione è di tipo esponenziale, superiore all’aumento delle
risorse alimentari con crescita ad andamento lineare. Sostenne, però,
che il rapidissimo aumento della popolazione sarebbe stato frenato da
fenomeni come carestie, guerre e pestilenze.
Il suo modello di crescita della
popolazione è
N=N0ekt
in cui N0
indica la popolazione al tempo t=0 e k è la costante di crescita,
individuata studiando come cambia la popolazione nel corso di un anno.
Il modello può essere
esemplificato da alcuni
dati nella sottostante tabella, in cui t indica i periodi di tempo e
N la popolazione:
Come si può notare, alla fine di ogni
anno, la popolazione risulta essere ek volte quella che era
all’inizio di quello stesso anno. Pertanto, la seconda colonna della
tabella è una progressione geometrica di ragione ek.
Fissato N0=10, la popolazione
decresce, rimane costante o cresce al variare di k. Più precisamente,
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se
k<0 la popolazione è in declino
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se k = costante,
la popolazione è in stato stazionario
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se k>0, la
popolazione è in crescita |
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