Perspicio, ergo expono

 
Lavoro di matematica svolto nell'ambito del progetto "Lauree scientifiche"
 
   
punto elenco Home
punto elenco Storia
punto elenco Teoria
punto elenco Mappa

 

 
 
   
punto elenco Il pH
punto elenco La magnitudo di un terremoto
punto elenco La magnitudo stellare
punto elenco Il numero e
punto elenco Il decadimento radioattivo
punto elenco La crescita delle cellule
punto elenco La crescita della popolazione
punto elenco La crescita bancaria
punto elenco La spirale logaritmica
punto elenco La legge di Weber e Fechner
punto elenco La legge di Titius-Bode
punto elenco La scala musicale temperata
punto elenco Il decibel

 

 
   
punto elenco Progetto
punto elenco Traccia
punto elenco Schede
punto elenco Relazione

 

 
Il pH
   

Il simbolo pH si usa in chimica per indicare la maggiore o minore acidità delle soluzioni acquose.    

Il pH fu ideato dal chimico danese Søren P. L. Sørensen  nel 1909, il quale stava affrontando alcuni problemi relativi al processo di fermentazione della birra. Questo processo richiede un controllo molto accurato dell'acidità dei mosti, la quale, a quel tempo, veniva espressa attraverso la concentrazione degli ioni H+ presenti in soluzione. Questi ioni, normalmente, sono in quantità molto piccola e vengono indicati, usando le parentesi quadre per simboleggiare le concentrazioni molari, attraverso espressioni del tipo:                 

[H+] = 10-5 mol/L 

il che significa che in un litro di acqua vi è un centomillesimo di mole di ioni H+. La mole è una grandezza molto usata in chimica e corrisponde a circa seicentomila miliardi di miliardi di particelle, numero che corrisponde a quello di Avogadro (6,022·1023).

Sørensen si rese immediatamente conto che i calcoli si sarebbero di molto semplificati facendo riferimento al solo esponente del valore della concentrazione, anziché a tutto il numero. Propose quindi di chiamare questo esponente pH,  dove p sta per potenza cioè esponente del 10, (dal latino pondus) e H sta per idrogeno, o meglio, per ione idrogeno, (dal latino Hydrogenii). 

Oggi, il pH viene definito come l'opposto del logaritmo, in base 10, della concentrazione molare degli ioni idrogeno. Pertanto: 

pH = - Log [H+]

La concentrazione suddetta permette di definire il grado di acidità o basicità della soluzione e  può assumere valori appartenenti all’intervallo [10-1, 10-14] che copre ben 14 ordini di grandezza. Più precisamente, una soluzione si dice acida se la concentrazione assume valori nell'intervallo [10-1, 10-6], neutra se assume valore 10-7 e basica se assume valori nell'intervallo [10-8, 10-14].

Anziché  esprimere direttamente il valore della concentrazione, si è preferito definire una nuova grandezza, indicata dal simbolo “pH” e definita dalla relazione

pH = -log[H+]

Ne segue che il pH della maggior parte delle soluzioni che si incontrano in pratica è compreso, per quanto già detto circa la concentrazione degli ioni idrogeno, tra 1 e 14.

Discende, inoltre, dalla definizione che quanto più basso è il pH tanto più acida è la soluzione. Per esempio, una soluzione a pH = 1 ha una concentrazione di ioni idrogeno H+ 100 volte superiore rispetto ad una soluzione a pH = 3.

Siccome spesso interessa pure la concentrazione degli ioni ossidrile [OH-] si pone

pOH = -log[OH-]

Siccome, dalle leggi dell’equilibrio chimico, si sa che il prodotto delle due concentrazioni rimane costante e pari al valore:

[H+] × [OH-] = 1,0 · 10-14,

possiamo calcolare il logaritmo di entrambi i membri e trovare

log{[H+] × [OH-]} = -14

dalla quale discende la relazione

 log[H+] + log[OH-] = -14.

Moltiplicando per -1 e a seguito delle definizioni di pH e pOH risulta

pH + pOH = 14.

La seguente tabella evidenzia la corrispondenza tra i valori delle concentrazioni molari [H+],  il pH e il pOH.

 

È interessante notare il passaggio dalla progressione geometrica di ragione 10-1, evidente nella prima colonna, a quella aritmetica di ragione 1, nella seconda colonna: il logaritmo, infatti, trasforma processi geometrici in processi aritmetici.

Il grafico sottostante mette in evidenza il legame lineare tra il pH e il pOH:

La conoscenza del pH riveste grande importanza sia teorica sia pratica perché consente di spiegare numerose reazioni e perché dalla concentrazione idrogenionica delle soluzioni dipende la vita stessa degli organismi viventi. Ogni processo biologico e molte trasformazioni chimiche subiscono infatti profonde alterazioni per variazioni anche minime della concentrazione idrogenionica del mezzo in cui enzimi o altre sostanze devono operare. Le soluzioni acquose, in particolare, hanno bisogno di un costante controllo del pH in quanto tali soluzioni rappresentano un costituente essenziale degli organismi viventi.

 

[H+]

 

100

 

10-1

 

10-2

 

10-3

 

10-4

 

10-5

 

10-6

 

10-7

 

10-8

 

10-9

 

10-10

 

10-11

 

10-12

 

10-13

 

10-14

 

    pH

 

0

 

 

1

 

2

 

3

 

4

 

5

 

6

 

7

 

8

 

9

 

10

 

11

 

12

 

13

 

14

 

 

ACIDITA’

 

 

BASICITA’

Indicatore

universale

di pH

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'acqua pura ha pH = 7, ma l'acqua di cui l'uomo fa uso per soddisfare le sue necessità vitali non è acqua pura, ma acqua che contiene disciolti, anche se in concentrazioni molto basse, sali ed altre sostanze che ne modificano il pH. Quando il valore del pH esce da certi limiti, l'acqua non è più potabile e potrebbe anche essere dannosa oltre che per l’uomo pure per le piante e per gli animali. Il controllo del pH è, quindi, importante in molte lavorazioni che interessano i prodotti alimentari, i terreni e, più in generale, tutti quei composti chimici che l'uomo giornalmente manipola.