L'orologio solare

Circa duemila e cinquecento anni fa, Anassimadro, il primo filosofo greco, eseguiva dei prodigiosi esperimenti matematici nella sua città preferita, Sparta, osservando l’ombra del Sole proiettata da un’asta fatta di qualsiasi materiale. Più tardi quest’ asta è stata denominata gnomone perchè, in greco, il verbo gnomon vuol dire indicatore. In questo caso, infatti,  l'asta gnomone è un indicatore di frazioni di tempo. Il periodo di Anassimandro è oggi generalmente accettato come l’inizio della gnomonica, ma orologi solari di tipo gnomonico erano in uso anche nelle altre civiltà, quali quelle degli Egiziani, dei Babilonesi e non solo. Infatti, il più antico è la Sundial Stone, un vero e proprio orologio solare orizzontale ritrovato nel complesso archeologico di Newgrange in Inghilterra e risalente al V millennio a.C.

La tangente e la cotangente di un angolo sono legate alla gnomonica.

In particolare, la tangente è l'ombra che uno gnomone, un'asta infissa perpendicolarmente su un muro verticale, di lunghezza 1, proietta sul muro per una data altezza del sole, come è ben visibile nella figura sottostante.

 

 

Corrispondentemente, la cotangente è l'ombra dello gnomone piantato verticalmente su un piano orizzontale, come si può osservare nella figura qui sotto:

 

 

In ambedue i casi, l'angolo è legato all'altezza del sole sull'orizzonte e può essere determinato dalla misura delle ombre.

Vale la pena di ricordare che i termini originari per denotare tangente e cotangente sono zill e zill màkus, che in latino si traducono umbra recta e umbra versa.

 

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