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In ogni punto della perturbazione è valida la legge oraria della sorgente
Teorema di FOURlER ogni moto può
essere pensato come sovrapposizione Moti componenti
di moti armonici opportuni (riferendosi
a moti che avvengono lungo una stessa
retta). Quindi si può dire che il moto di Risultante
un punto su una retta è sovrapposizione
di moti armonici se ad ogni istante lo spostamento del punto può essere calcolato come la somma algebrica degli spostamenti dei moti componenti Una volta sovrapposti i grafici otterrò un moto non più armonico ma comunque periodico.
La determinazione delle caratteristiche (ampiezza, fase e frequenza) dei moti armonici componenti costituisce il problema dell’analisi armonica del moto composto, il risultato è esprimibile con una tabella che per ogni moto indica la frequenza l’ampiezza e la fase iniziali. La determinazione delle caratteristiche (ampiezza, fase efrequenza) dei moti armonici componenti costituisce il problema dell’analisi armonica del moto composto, il risultato è esprimibile con una tabella che per ogni moto indica la frequenza l’ampiezza e la fase iniziali.
I risultati possono essere espressi in due grafici:
Spettro di fase: si hanno i valori della fase sull’ordinata e quelli della frequenza sull’ascissa.
Spettro d’ampiezza: si hanno i valori dell’ampiezza sull’ordinata e quelli di frequenza sull’ascissa
I moti armonici componenti di una perturbazione di periodo T devono necessariamente avere periodi uguali a sottomultipli di T (ES.: se T= 10sec Tn=10/n sec con n numero intero).
Stesso discorso vale per la frequenza quindi se f =1/Tsec fn = n/T con n numero intero. La frequenza più bassa cioè f =1/T è detta frequenza fondamentale, la successiva (f 1=2/T) prima armonica e così via.
A partire dal grafico del moto composto è possibile trovare i grafici dei moti componenti di cui posso scrivere la legge oraria sn= s0ncos(wnt + φ1) traendo i valori dell’ampiezza dal grafico stesso.