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Vi sono, però, particolari manifestazioni dell'attività vulcanica che si prestano a diventare causa scatenante di giganteschi tsunami e ci riferiamo a quelle eruzioni vulcaniche che potremmo sinteticamente definire "esplosive" che si verificano in prossimità del mare.
Vi sono, però, particolari manifestazioni dell'attività vulcanica che si prestano a diventare causa scatenante di giganteschi tsunami e ci riferiamo a quelle eruzioni vulcaniche che potremmo sinteticamente definire "esplosive" che si verificano in prossimità del mare.
Se un'eruzione esplosiva ed il susseguente collasso coinvolge strutture vulcaniche sulla terraferma le conseguenze sono soprattutto di natura sismica, ma allorché il fenomeno si verifica in presenza di acqua le cose cambiano, e parecchio.
Quando il magma vulcanico viene a contatto e interagisce con acqua (sia essa di origine marina o proveniente da falde sotterranee) si parla di attività idrovulcanica: l'effetto immediato di tale interazione è il surriscaldamento, l'ebollizione e la vaporizzazione dell'acqua, situazione che sfocia nell'innalzamento della pressione e nella violenta espansione (esplosione) del gas prodotto.
Dal punto di vista fisico si tratta di una trasformazione dell'energia: si passa dall'energia termica posseduta dal magma incandescente a quella meccanica insita nell'esplosione.