Il lavoro allegato è stato realizzato dalla classe 2F del Liceo Ginnasio statale “G. Chiabrera” di Savona. Il Liceo comprende due indirizzi di studio, l’indirizzo classico e l’indirizzo linguistico: la classe che ha partecipato al progetto “Lauree Scientifiche”, proposto dal Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Genova, è una classe articolata composta da 22 alunni, di cui circa la metà frequenta l’indirizzo classico, mentre l’altra metà appartiene al corso linguistico.
I giovani allievi, si tratta infatti di un secondo anno di scuola superiore, hanno partecipato attivamente e con entusiasmo all’iniziativa, dimostrando un vero interesse per i temi proposti. Questo aspetto è emerso anche dalle risposte al questionario anonimo che è stato sottoposto alla classe al termine del lavoro. Il 76% circa degli allievi ha risposto che il progetto è stato molto o abbastanza interessate; mentre coloro che non sono stati particolarmente attratti dall’iniziativa hanno comunque risposto che valeva la pena parteciparvi.
Il progetto ha visto la classe lavorare in gruppi, ciascuno dei quali con uno specifico argomento da sviluppare e i cui componenti sono stati coinvolti in molteplici impegni. Le attività che hanno coinvolto la classe sono state diversificate:

1. il reperimento del materiale attraverso ricerche su siti Internet, libri e riviste specializzate;

2. la sistemazione dello stesso attraverso un lungo lavoro di rielaborazione e di semplificazione, svolto soprattutto in classe, al fine di rendere maggiormente comprensibile i temi trattati. Gli argomenti, non semplici, dato il bagaglio tecnico posseduto dagli alunni, sono stati affrontati con interesse ma anche con qualche fatica.

3. Un lungo lavoro di ricerca, scansione e ritocco dell’apparato iconografico, per realizzare il quale è stata posta particolare attenzione alla ricerca di immagini che fossero adatte a chiarire o completare gli argomenti proposti; molte di queste sono assolutamente originali, realizzate attraverso l’uso degli strumenti messi a disposizione dal programma di elaborazione testi Word o dal programma di fotoritocco Paint Shop Pro.

4. Una impegnativa attività di rielaborazione dei contenuti a livello dimostrativo, al fine di completare discorsi non semplici, molto spesso appena accennati sui testi utilizzati.

5. Uno studio attento degli argomenti affrontati, in quanto sono state accertate le conoscenze degli allievi attraverso verifiche scritte sul tema delle costruzioni con riga e compasso. La conoscenza dell’argomento trattato dal gruppo di appartenenza è stata constatata, invece, attraverso interrogazioni individuali.

6. Un lavoro di traduzione dal latino delle prime diciotto definizioni presenti negli Elementi di Euclide; attività eseguita grazie alla collaborazione dei docenti di latino dei due indirizzi.

7. Un’interessante attività laboratoriale, svolta in classe, che ha visto gli alunni impegnati nell’utilizzo manuale di riga e compasso, progressivamente sempre più disinvolto, per realizzare le diverse costruzioni presentate nel lavoro.

8. Un non sempre piacevole lavoro di ultimazione del documento preparato, che ha richiesto molte ore al computer per la sua realizzazione.

9. La produzione, accanto al documento base, realizzato in formato word e pdf, di una presentazione in Power Point che ripercorresse i punti fondamentali del lavoro; presentazione per la quale è stata prodotta una originale immagine di apertura attraverso la scansione di oggetti reali, opportunamente scelti e “artisticamente” sistemati per sottolineare ed enfatizzare il tema proposto.

10. L’utilizzo, che proseguirà all’inizio del prossimo anno scolastico, del programma Cabri Géomètre per effettuare a computer le costruzioni geometriche già eseguite manualmente.

Il lavoro, di cui questo scritto rappresenta una prima stesura, è stato quindi veramente impegnativo, ma gli alunni sono giunti al termine del faticoso percorso soddisfatti per aver completato un compito un po’ fuori dal comune, che li ha visti protagonisti nella realizzazione di un prodotto che può dirsi, almeno per l’80% originale.

L’Insegnante
Silvia Scotti